mercoledì 10 agosto 2011

Quelli troppo fragili


- Siamo come questo tronco.
- Noi?
- Noi e quelli come noi… Le onde ci sbattano contro. È come se allungassero e ritraessero una mano fornendoci la possibilità di rialzarci. Ma noi, scegliamo di perdere ogni opportunità, siamo fermi. Perché?
- Perché più che la riva, sogniamo uno spostamento contrario: l’abisso.
- Non è bello questo…
- Per nulla…
- Siamo un'offesa per chi non ha più tempo.
- Ripetilo
- Siamo un'offesa per chi non ha più tempo.
- Diciamocelo più spesso, sento che con questa consapevolezza potremmo trovare, ogni volta che naufraghiamo nei nostri piccoli problemi, un barlume di forza per raggiungere la riva e dalla riva la montagna.

© Anto Superbat

4 commenti:

  1. "Perché più che la riva, sogniamo uno spostamento contrario: l’abisso."...ecco, sì, io lo sogno!
    Bravissimo Bat!

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  2. che bel dialogo superbat, non ho nulla da aggiungere, però mi faceva piacere dirti che è arrivata anche qui, la riva :)

    bravissimo

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