domenica 28 agosto 2011

Guarderemo il cielo dirci addio


- La luna rossa sembra un sole che sta per spegnersi.
- Succederà?
- Cosa?
- Il sole si spegnerà?
- Ah, questo lo sa solo Dio.
- Non sono Dio per cui non ho certezze però… io… ho paura di sì, il sole si spegnerà all’improvviso oppure succederà qualcosa di simile.
- Per esempio? 
- Da tempo immagino che il cielo si staccherà da noi e ci lascerà al nostro destino. Credo non ci sopporti.
- Chi?
- Il cielo.
- Nel caso in cui ciò si verificasse... andrebbe via tutto: sole, luna…
- Anche la Terra. Noi scompariremmo, per sempre.
- Abbiamo bisogno del cielo per vivere.
- Abbiamo bisogno del cielo per sognare.
- Per sentirci infiniti.
- Infiniti?
- Liberi.
- Liberi?
- Immagina un cielo piatto, alto qualche metro.
- Sarebbe una prigione per la fantasia. La fantasia deve respirare fuori dalla mente. Fluttuare senza limiti.
- Il cielo è un tetto magico, irreale. C’è, anche se ad occhio nudo non vedi dove comincia e dove finisce. 
- Hai ragione, il cielo è un tetto senza fondo, un tetto infinito.
- Eppure immagino l’ultimo giorno: noi, con lo sguardo verso l’alto, guardaremo il cielo dirci addio.
- Dirci addio
- Non morirebbe, migrerebbe altrove. Andrebbe a custodire un mondo migliore.

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