Essere deboli è una condanna.
Vuol dire sentirsi in gabbia perennemente ammalati della sindrome “vorrei ma non posso”.
Vuol dire vagare senza una meta, provare avendo la certezza di non riuscire.
È come essere circondati da un immaginario filo spinato che non consente movimenti e atrofizza la voglia di realizzare qualcosa di concreto. E così la vita rimarrà immobile, al massimo sarà colma di fantasia.
È come essere circondati da un immaginario filo spinato che non consente movimenti e atrofizza la voglia di realizzare qualcosa di concreto. E così la vita rimarrà immobile, al massimo sarà colma di fantasia.
Se ci fosse un giardino in cui da ogni sogno realizzato nascesse un fiore o un poderoso albero, con il passare dei giorni il giardino dei sogni di chi è insicuro sarà cosparso solo di brulla e sciatta vegetazione.
L’insicurezza auto paralizza chi la prova.
Si parte sconfitti e si arriva come si è partiti, senza mai partire realmente.
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