sabato 23 gennaio 2016

Ciaspolata sul Monte Mutria


Dopo circa due ore e mezza di cammino, con freddo giusto e fatica che avevo sottovalutato, siamo arrivati sul Monte Mutri, 1800m. 

Ho scattato un bel po' di foto, in condizioni di stanchezza e di precarietà che non avevo mai provato prima. All'inizio la macchinetta ha dormito nello zaino nella paura di distrarmi dal percorso e dal dosaggio-energie poi. pian piano. mi sono lasciato andare, trovando via via le giuste impostazioni.

Tra i tanti scatti ho scelto questo perché durante la salita la vallata in bella mostra nella foto era costantemente nella mia testa. 
Volevo arrivare lì, ero curioso di vedere il mondo da lassù e come la Bora avesse modellato la neve sulla "casetta" del mio omonimo Sant'Antonio (si scorge piccola a sinistra).
 
Insomma questa è l'immagine dell'arrivo. Erano le ore 12:30 circa. I muscoletti delle mie gambe mi stavano ringraziando per la tregua che gli stavo concedendo ed io ringraziavo chissà chi per questo splendore che mi andavo a godere per qualche minuto.

Lago Matese e monte Miletto visti dal monte Mutria


La "casetta" di Sant'Antonio posizionata sul monte Mutria invasa di neve

Reportage completo qui

                                                             © Anto Superbat




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