domenica 18 ottobre 2015

In una palla di vetro, con la neve

Vorrei saperti magra di pensieri
e spoglia d’incertezze
vorrei farmi piccolo
come quando
la sera
d’inverno
sotto le coperte
mi sussurri cose che nessun’altro saprà mai
e la tua voce sembra il miglior reading poetico
messo su per gli abitanti del paradiso.
Vorrei saperti fare piccola
guidare un pullman piccolo
scoperto
turistico
per portarti a fare un giro
tra le strade
in una di quelle palle di vetro
dove non c’è nessuno
e la neve precipita lenta
ogni volta che il mondo si capovolge e poi si raddrizza.
Indosserei le più calde corde vocali
e t’inventerei le migliori storie
su quelle strade vuote
di quegli edifici deserti
di quel mondo che ogni tanto va sottosopra
e poi nevica
fortissimo.
Ti parlerei di me.
C’entrerebbe il mio mondo
che ogni tanto va sottosopra
e il mio batticuore
fortissimo.


                                                                 © Anto Superbat

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