Il suo sorriso imbarazzato
sulle guance il suo rossore
anche oggi mi sono innamorato
della grazia del suo languore.
Col suo sguardo ho trovato
la naturalezza del suo pudore
più fragile dell’erba di un prato
e della tenerezza dei petali di un fiore.
Sembro un pallone che nel cielo buio s’è perso
ma non sono triste ché incontrerò la luna.
Quando il volo pare giunto al suo approdo fiabesco
io mi dissolvo e precipito senza certezza alcuna.
Sembra finito il film mentale
sembra finito il minuto d’illusione quotidiana
la distanza diventerà abissale
prenderai il tram con l'eleganza di una cortigiana.