È un libro per coloro che hanno subito un lutto o hanno avuto un’infanzia troppo sensibile (e chi non l’ha avuta), per chi vuole sorridere senza fare rumore, riflettere senza angoscia. È ricco di frasi da sottolineare (a matita!), insegna che il percorso di vita è uguale per tutti: momenti di smarrimento si alternano a momenti normali, ogni tanto la strada curva nonostante si voglia seguire un più comodo rettilineo.
Il finale che rivela al bambino, divenuto ormai adulto, un segreto tenuto nascoso a lui per quarant’anni riguardo la morte della madre (evento autobiografico) aggiunge solo un po’ di souspance e curiosità a un libro che conserverebbe intatto il suo aspetto più che interessante anche senza le ultime venti pagine.
Il finale che rivela al bambino, divenuto ormai adulto, un segreto tenuto nascoso a lui per quarant’anni riguardo la morte della madre (evento autobiografico) aggiunge solo un po’ di souspance e curiosità a un libro che conserverebbe intatto il suo aspetto più che interessante anche senza le ultime venti pagine.
In sostanza rimane, per me, un romanzo positivo tra i migliori del suo genere.
Mi ha ricordato (attenzione, ho scritto ricordato) “Il giovane Holden”. E non aggiungo altro.
ps se siete curiosi e volete sapere il finale del libro (la vera causa della morte della madre dell'autore nonché protagonista), acquistatelo e leggetelo tutto! "Fai bei sogni" merita a prescindere dalla conclusione.
Anto Sb
Nessun commento:
Posta un commento