sabato 30 marzo 2013

Autoanalisi nei panni di un altro


È una sfida
stare sempre in mare aperto
quanto è vitale
stare lì per affondare
e non affondare
mai.
Uno sballo.
È la prova che comunque ce la fai
a convincere il vento
ad andare altrove. 
Avvisti un'altra barca in mare aperto
e con i cinismo dei più deboli
dici al vento:
«Perché ce l'hai con me? Perché non vai da quella barca?»
Il vento va da lei
e mentre sta per affondare
non sorridi perché sei ipocrita
ma il tuo animo prova sollievo:
spiare gli altrui naufragi
solo questo
dà senso al tuo misero galleggiare.
Uno che sta sempre in mare aperto
è un po' vittima
e tanto vittimista.
Ti lamenti
eppure
ti piace
il mare aperto
puoi tornare al porto
ma non lo fai
ormai sei assuefatto
drogato di lamento.

L'ho capito,
ho bisogno di un ormeggio.

Nessun commento:

Posta un commento